Descrizione

Dal confronto sui temi della scuola si percepiscono talvolta malesseri e proteste diffuse, che però non si coagulano attorno ad un sogno verso cui camminare insieme.

La problematicità della situazione è accentuata dal rischio di smarrire alcuni aspetti fondamentali della relazione scuola società. Siamo stanchi e  talvolta frastornati da cambiamenti forzati dettati dalle agende politico economiche che non hanno come priorità l’interesse alla scuola. Alla base dei disorientamenti attuali e potenzialmente futuri vi è indubbiamente una carenza di risorse, ma anche una mancanza di consapevolezza intorno ad un disegno chiaro e condiviso per cui valga la pena di lavorare insieme.

Occorre provare ad uscire dal “qui ed ora” che non ci permette di orientarci al futuro. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di un sogno sulla scuola italiana che sappia rianimare le energie depresse e rilanciare la progettualità, per dare almeno un segnale di discontinuità verso un atteggiamento continuamente emergenziale e di conseguenza spesso approssimativo.

Mai come in questo momento sentiamo il bisogno di alzare lo sguardo verso un orizzonte di senso che in questi anni abbiamo spesso mortificato.

Dovremmo farlo con un pensiero forte e condiviso intorno alla scuola, senza avere la  presunzione di dare una risposta a ciascuna delle contraddizioni e delle emergenze educative che spesso la scuola affronta in solitudine.

La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimolano in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo di altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. (Dalle indicazioni per il curricolo, MIUR 2007).

Non si tratta di negare la conflittualità in cui siamo immersi, ma di valorizzare tutti quei momenti che lasciano intravedere una composizione, una sorta di frammentaria convivialità delle differenze.

Ciascuno cresce solo se sognato (D. Dolci)

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